Ho iniziato la dieta chetogenica 5 anni fa, dopo aver scoperto i segreti dell'energia infinita utilizzando i grassi come fonte di energia. A quel tempo, la mia passione per gli sport di resistenza stava crescendo e soffrivo regolarmente di ipoglicemia causata da lattine di soda e pasticcini.
A 5 anni dall'eliminazione dei carboidrati e degli zuccheri raffinati, non so più cosa sia l'ipoglicemia, guido per ore senza rallentare perché la mia glicemia è perfettamente stabile.
Mentre basavo le mie scorte su formaggio, uova, cioccolato fondente e noci, la scoperta di Holyfat l'anno scorso è stata una rivelazione: le buste di purea di semi oleosi mi accompagnano in tutte le mie uscite da 1 anno. Sono un fan della loro consistenza e del loro gusto e l'energia che mi danno è incomparabile.
È stato quindi ovvio per me riempire le mie borse laterali e le mie borse da viaggio con Holyfat per iniziare la Race Across France autonoma di 2500 km.
I 7 giorni, 17 ore e 29 minuti che ho impiegato per attraversare il nostro bellissimo paese dal Mediterraneo a Le Touquet, attraversando le Alpi per dirigermi verso Mont Saint Michel, sono stati incredibili.
Guidando tra le 16 e le 22 ore al giorno per una media di 320 km in 24 ore (la mia traccia GPS più lunga è stata di 500 km sulle Alpi con un'ora di notte in mezzo), scoprendo tanti paesaggi, scalando tanti di passa nello stesso giorno è stato esilarante. Allora quando a questo aggiungiamo la dimensione della corsa, il cronometro che non si ferma mai e che diventa un'ossessione, i concorrenti-partner che ci spingono a proseguire per un'altra ora quando non è prudente, l'avventura assume un significato molto speciale.
Fermarmi nelle macellerie e nei minimarket per fare scorta di paté, insalata di cetrioli e blocchi di formaggio Emmental, mangiati con tutto il cuore, mi ha dato l'energia necessaria per superare questa prova. Le puree e le barrette Holyfat hanno completato la mia dieta ultraciclista donandomi quell'energia in più che è così importante quando tutto il corpo chiede di fermarsi ma la testa sa che è necessario superare il passo prima della notte.
Ero già un fan assoluto delle puree di semi oleosi (con una menzione speciale per i sapori di cacao, sale e vaniglia) che riempivano la mia bottiglia di silicone, ma ora anche le nuove barrette sono le mie preferite. La loro consistenza perfetta, il loro gusto di cioccolato senza amarezza nonostante l'assenza di zucchero e il pizzico di sale... Che delizia!
Quando la corsa si faceva difficile, la semplice idea di poter mangiare una barretta nell’ora successiva rendeva il tempo più breve e i chilometri più fluidi.
Ora non mi resta che pensare alla prossima avventura, di cui Holyfat sarà senza dubbio il carburante principale!